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APIC Associazione Portatori Impianto Cocleare

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COMUNICATO: Attivazione e mantenimento dei servizi ambulatoriali specialistici CIAO Ospedale Martini e altri Centri Impianti Cocleari del Piemonte.

APIC Associazione Portatori Impianto Cocleare ha sottoscritto in coordinamento con le associazioni CIAO Ci Sentiamo ONLUS, FIADDA Piemonte ONLUS e l'Istituto dei Sordi di Torino un comunicato che denuncia la situazione che si è venuta a creare nel centro CIAO - Centro Infantile di Audiologia e Otologia dell’Ospedale Martini con l’inserimento di quest’ultimo presidio ospedaliero tra i centri COVID regionali.
 
 
Il centro CIAO  è uno dei tre centri regionali piemontesi di eccellenza nel trattamento della sordità, al pari del Centro Impianti Cocleari della Città della Salute e della Scienza di Torino - presidio Molinette e del Centro Impianti Cocleari dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo;  tutti i centri nella migliore delle ipotesi dovranno ridimensionare la propria attività sacrificando tutte quelle prestazioni considerate molto semplicisticamente “attività differibili e programmabili”.
 
Attività che andrebbero (non smetteremo mai di ricordarlo) assolutamente potenziate e mantenute attive nella sua interezza anche nei momenti più critici in quanto indispensabili alla salvaguardia del benessere di minori e adulti con fragilità ed a evitare la dispersione del grosso lavoro effettuato su ogni singolo paziente dai professionisti di questi centri ORL di assoluta eccellenza.
Il ridimensionamento delle attività ambulatoriali verso un utenza per la maggior parte fragile, affetta da sordità, portatrice di Impianti cocleari o apparecchi acustici determinerà, come già avvenuto nel precedente lockdown di primavera forti rallentamenti nel proseguimento dei piani di cura, nelle terapie, nella risoluzione di problemi medici e tecnici che anche questa volta si ribalteranno con costi aggiuntivi al SSN.
 
In chiave più ampia, ma nello stesso contesto ci colleghiamo al comunicato stampa dell’Ordine dei Medici di Torino che denuncia di fatto l’ennesimo abbandono dei malati cronici in seguito alla scelta di chiusura delle attività specialistiche ambulatoriali durante l'emergenza Covid.